Sarvangasana
In sanscrito sarva significa “tutto” o “intero”, anga significa “arto”, “parte del corpo”; perciò Sarvangasana viene tradotta come la posizione di tutti gli arti o la posizione dell’intero corpo. Nonostante ciò, questa asana è comunemente conosciuta come la posizione a candela.
Nell’eseguire le asana in inversione il più grande ostacolo è rappresentato dalla paura di cadere. La Paura, insieme all’Amore, sono gli elementi che determinano le nostre azioni nel mondo.
Spesso le nostre azioni sono determinate da un estremo attaccamento alle convinzioni personali, alla difficoltà ad accettare punti di vista differenti. Le nostre paure si riflettono anche sulle relazioni sociali, condizionando i nostri comportamenti (es. la paura di non essere accettati, di essere rifiutati). Quando si è disposti a rischiare, a confrontarsi con le proprie paure e a cambiare il proprio punto di vista, si aprono nuove possibilità e si vive davvero.
In Sarvangasana la sicurezza delle nostre convinzioni vien messa in dubbio, dobbiamo cercare un nuovo equilibrio.
Per eseguire questa posizione è importante la flessibilità di gola e collo: la gola rappresenta il nostro ego e la capacità di piegarla è strettamente legata alla capacità di “piegare” la volontà del nostro ego. Le spalle rappresentano il peso delle nostre responsabilità e se è vero che dovremmo imparare a non caricarci di eccessivi oneri, allo stesso tempo questa posizione ci ricorda che ognuno di noi è in grado di reggere il peso delle proprie responsabilità, aiutandoci a superare le nòstrega paure e ad aumentare il proprio senso di autostima. Sarvangasana è una posizione che insegna a mantenersi calmi e pronti ad affrontare una situazione inaspettata che può capitare nella vita. L’equilibrio nella posizione va ricercato nel diminuire la pressione avvertita su spalle e collo, così come la possibilità di rimanere in equilibrio di fronte a situazioni inaspettate o sotto il peso delle proprie responsabilità può essere ricercata nel liberarsi del peso avvertito dall’Io.
Più ci liberiamo dal peso della nostre convinzioni (qui rappresentate dalla paura di cadere e dalle pressioni alla zona cervicale) più questo peso scompare e ci sentiamo più stabili e più liberi.
Sarvangasana è considerata la “regina” o la “madre” di tutte le asana, perché produce benefici non solo a livello fisico e psicologico, ma anche a livello mentale e spirituale:
- da un punto di vista prevalentemente fisico, rende la colonna vertebrale flessibile, prevenendo la calcificazione prematura delle vertebre
- essendo un asana invertita, assicura un efficace ritorno del sangue venoso dalle gambe, dall’addome e dagli organi riproduttivi verso il cuore, facilitando così la circolazione a questi livelli; è quindi consigliata se soffri di varici venose o se stai spesso in piedi, ma anche per contrastare cellulite e ritenzione idrica.
- incrementa l’efficienza del sistema immunitario aumentando la circolazione a livello del timo
- portando più sangue ai tessuti del viso, aiuta ad appianare le rughe e a rendere la pelle più luminosa
- stimola la ghiandola tiroidea e le paratiroidi e di conseguenza regola il sistema endocrino, quello circolatorio, digestivo, riproduttivo e nervoso.
- riduce i disturbi psicologici correlati allo stress, alla paura, all’irritazione e all’insonnia.
- da un punto di vista spirituale, secondo la tradizione yogica la pratica costante di questa asana porta calma, pace interiore, aspirazione spirituale e pensieri nobili.
- attiva Vishuddha chakra, il chakra della gola. Durante l’esecuzione di questa posizione infatti potresti avvertire una espansione e attivazione dell’energia a questo livello: purezza, aspirazione spirituale, grazia, eleganza, intuizione.