Matsyasana
In sanscrito matsya significa “pesce”, pertanto Matsyasana viene tradotta come la posizione del pesce.
Nelle leggende indiane si narra del dio indù Vishnu che assunse tali sembianze per salvare il mondo dal diluvio. Swami Sivananda spiega che questa posizione aiuta a galleggiare in modo leggero sull'acqua.
Senza pensieri e paure, infatti si “galleggia”, lasciandosi cullare dalle onde della vita.
Matsyasana è un’ottima postura per incrementare la forza, sia fisica che mentale, e la flessibilità. Da un punto di vista più profondo, ti può aiutare anche a guardarti dentro e a esplorare il tuo inconscio, attraverso la luce e l’aspirazione che possono derivare solo da un atteggiamento di apertura del cuore. Questa asana infatti attiva Anahata chakra, il chakra del cuore.
Viviamo in un contesto di chiusura emotiva e psicologica, che ci porta a curvare la schiena in avanti a livello dorsale. La conseguenza è una riduzione del volume toracico con diminuzione della capacità polmonare. La chiusura in avanti, inoltre, determina durezza nell’area del cuore, sede dei sentimenti.
Matsyasana agisce in particolar modo sul torace, ma ha molti benefici:
- Rinforza i muscoli della parte alta della schiena e del collo.
- Allunga i muscoli intercostali e i muscoli psoas, situati nel retro della schiena e nella zona dei fianchi.
- Distende i polmoni, aumentandone la capacità respiratoria e aiutando chi soffre d’asma.
- Lenisce mal di testa causati da tensioni muscolari cervicali.
- Riduce i fastidi legati alle infiammazioni emorroidali.
- Attiva le funzioni del sistema digerente e contribuisce a risolvere la costipazione.
- Attenua l’insonnia.
- È ottima per ridurre l’addome e assottigliare il giro vita.