VISHUDDHA

Vishuddha è il nostro quinto chakra, il primo dei chakra alti, ovvero i tre chakra che connettono al mondo spirituale.
Anche conosciuto come chakra della gola proprio per la prossimità alla gola, per l’esattezza all’incrocio delle ossa della clavicola, alla base della laringe ed è il centro della nostra espressività,
del canto e tutte le forme d’arte, di tutte le vibrazioni e frequenze che emette il nostro corpo.

Il suo nome sanscrito significa “puro”, in virtù del fatto che al suo interno l’energia corporea sgorga dal basso verso l’alto, purificandosi e prendendo forma nelle nostre interazioni più umane e sofisticate: l’ascolto e la comunicazione.

Il chakra Vishuddha è infatti connesso alle nostre facoltà espressive, alla sincerità, la diplomazia e l’espressione creativa.

L’elemento che rappresenta questo chakra è l’etere, la celebre quintessenza ipotizzata da Aristotele, che rappresenta la purezza ed il concetto di infinito, e l’energia che lo caratterizza è quella del suono, una forza invisibile ma estremamente potente.

Vishuddha viene rappresentato con un loto color porpora o turchese con sedici petali azzurri, colore simbolo di purezza e trasparenza.

Nome sanscrito

Vishuddha (letteralmente, “purificazione”)

Nome italiano

Chakra della gola, centro della laringe, quinto chakra

Zona del corpo

Sulla colonna vertebrale all’altezza della gola, vicino alla tiroide

Ghiandola corrispondente

Tiroide

Parti del corpo correlate

Gola, collo, bocca, orecchie, laringe, spalle

Funzione

Comunicazione

Armonizzazione

Capacità di comunicare, apertura mentale, capacità di apprendimento e concentrazione, pensiero razionale, eloquenza, musicalità, personalità ben sviluppata

Senso

Udito

Simbolo

Un loto a sedici petali di colore blu chiaro, con al centro un triangolo. Al centro del triangolo, un cerchio bianco che include la sillaba HAM e un elefante bianco

Elemento

Etere

Colore

Blu chiaro

Mantra

HAM

Nota

Sol

Animale

Elefante bianco

Divinità

Shakini e Ardhanarishvara, divinità femminile e maschile che rappresentano il dominio sui cinque elementi

Pianeta

Mercurio

Pietra

Lapislazzuli, acquamarina, sodalite, zaffiro, turchese

 

Disequilibrio del chakra

Quando il chakra Vishuddha è BLOCCATO, sul piano psicologico ed emotivo, ci ritroviamo in difficoltà nell’ascolto del prossimo e nella comunicazione delle nostre idee: tendiamo a fuggire dalle interazioni sociali, a chiuderci in noi stessi e lasciarci divorare dalla timidezza, dall’introversione e da un perenne senso di inadeguatezza. Non riusciamo a riporre fiducia in noi stessi, nelle nostre idee e nelle nostre capacità, e spesso ci opponiamo al cambiamento.
Se il chakra è carente la voce sarà bassa quasi strozzata, si fa fatica ad esprimersi e si rimane spesso in silenzio.

Se invece il quinto chakra funziona in modo ECCESSIVO adottiamo un atteggiamento completamente opposto: siamo vittime di irrequietezza e di eccessiva autostima, la voce risulterà alta o acuta, spesso ci mangiamo le parole, o ancora parliamo troppo veloce ed in modo troppo impulsivo, interrompendo gli altri e parlandoci sopra cercando di scaricare l’energia attraverso il fluire delle parole.  Veniamo percorsi da rabbia, orgoglio, fanatismo e falso senso di superiorità che ci portano a degradare i nostri rapporti con gli altri. 

Non lavorare su Vishudda porta più facilmente in infezioni alle vie respiratorie come sinusite, raffreddore, tracheite, faringite e laringite, ma anche in disturbi alla tiroide, problemi all’udito e cervicale.

Un timbro di voce che manifesta EQUILIBRIO è risonante e ritmica, in grado di parlare con onestà, di ascoltare gli altri senza giudizio e rispondere.
Questo centro è legato alla faringe, alle corde vocali ed alle orecchie quindi all’equilibrio (sia mentale che fisico). Avere una voce forte e bilanciata nel parlare è importante per poter comunicare con il mondo circostante. Un quinto chakra bilanciato porta la persona ad essere concentrata, decisa, autentica ed aperta verso gli altri.
Questo chakra è anche collegato con la responsabilità delle nostre azioni: spesso tendiamo a scaricare sulla vita e sugli altri la colpa di ciò che ci succede, maquasi sempre la vita ci porta davanti situazioni che dipendono dal nostro passato.

La capacità di esprimersi si manifesta nella creatività, creare qualcosa di nuovo significa prendersi dei rischi, uscire dal conosciuto, dalla routine e senza paura del giudizio altrui dar vita a qualcosa di diverso. Creare significa slegarci in qualche modo dal passato, dalla tradizione, dalla ripetizione.

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