SAHASRARA
Sahasrara è il settimo chakra, anche conosciuto come chakra della corona in quanto situato all’estrema sommità della nostra testa. Non governa nessun organo, ma trovandosi al vertice dei nostri centri energetici è responsabile del corretto funzionamento della corteccia cerebrale e della ghiandola pineale, oltre che delle nostre più alte forme di pensiero: la trascendenza, la conoscenza e la spiritualità.
Il suo nome sanscrito significa letteralmente “mille volte tanto”, in riferimento ai mille petali di un fiore di loto che si schiudono lentamente, metafora della nostra crescita personale e spirituale che arriva al culmine proprio in corrispondenza di Sahasrara.
Il chakra Sahasrara è connesso ai nostri sentimenti più puri e disinteressati, come l’altruismo, l’umiltà, la fiducia, la compassione ed il perdono.In questo chakra la personalità dell’individuo si dissolve nel “Tutto”. Qui vi è l’unione fra Shiva e la sua Shakti, gli opposti non esistono più. Qui l’individuo si libera dalle sue restrizioni, qui si squarcia il velo dell’ignoranza e si ottiene la conoscenza (il Regno cui si accede è infatti il Satyaloka, satya=verità). Qui ci si libera dal ciclo di nascite e rinascite.
Il settimo chakra ci collega al Cielo, è qui che si raggiunge il samadhi. Il settimo chakra si nutre di silenzio, luce pura e contatto con l’Assoluto.
Con i piedi per terra, ma la testa in cielo, il chakra della corona ci insegna ad abbandonare il passato con i suoi eventuali traumi, per vivere le nostre responsabilità, avvertendoci quando le attribuiamo ad altri. Grazie al potere del settimo chakra potremo vedere le nostre convinzioni negative e liberarcene.
Gli archetipi collegati a questo chakra sono il leader autorevole, il direttore illuminato, il vero, autentico “capo”; il chakra dai mille petali è infatti connesso con l’autorità (e il rapporto col padre), ed è anche associato al senso di direzione.
Sahasrara è raffigurato come un loto con mille petali bianchi, colore simbolo del pensiero illuminato e della purezza, e viola.
Nome sanscrito |
Sahasrara (letteralmente, “mille volte tanto”) |
Nome italiano |
Chakra della corona, settimo chakra, chakra con mille petali |
Zona del corpo |
Al di sopra della testa, sulla fontanella |
Ghiandola corrispondente |
Ghiandola pineale |
Parti del corpo correlate |
Corteccia cerebrale, parte superiore del cranio |
Funzione |
Collegamento spirituale |
Disfunzioni |
Attaccamento al passato o al futuro, indifferenza, odio |
Armonizzazione |
Verità, compassione, amore incondizionato, perdono |
Simbolo |
Fiore di loto a mille petali |
Elemento |
Metallo |
Colore |
Bianco e violetto |
Mantra |
OM |
Nota |
Si |
Divinità |
Shakti, che qui si unisce con Shiva |
Pianeta |
Nettuno |
Pietra |
Quarzo ialino, ametista, diamant |
Disequilibrio del chakra
Quando è BLOCCATO, il nostro pensiero lucido ne risente pesantemente, la chiusura di Sahasrara ci porta a deviare la nostra attenzione sul materialismo piuttosto che sulla spiritualità. Diventiamo perennemente insoddisfatti e ci attacchiamo eccessivamente ai beni terreni, non si riesce a vedere le cose bella della vita, ci sentiamo come separati da tutto ciò che ci circonda. Le persone con problemi al settimo chakra hanno spesso paura della morte e rifiutano tutto ciò che non ha una spiegazione razionale. Si pensa di non meritare niente, si resta sempre attaccati a ciò che abbiamo e tendiamo a sminuirci, pensando di non meritarci di vedere più in alto.
Un funzionamento ECCESSIVO fa propendere sempre verso la materialità, solo che invece di chiuderci e ritenerci inappropriati, ci riteniamo superiori agli altri, crediamo di poter schiacciare il prossimo per il proprio benessere. Diventiamo persone arroganti, ambiziose. Siamo propensi a distrarci, se non raggiungiamo i risultati che vogliamo in poco tempo, tendiamo a lasciar perdere. Cosa che ci porta nel lungo periodo a non ottenere mai niente. Tra i sintomi fisici tipici troviamo l’insonnia, il mal di testa, psicosi, fobie, confusione mentale e a tutti i tipi di fastidi che ci distaccano dal nostro percorso di crescita personale.
Quando Sahasrara è EQUILIBRATO ne beneficiano la nostra capacità di comprensione, la coscienza e l’apprendimento. Il pensiero si evolve e diventa puro, non contaminato, trasformandoci lentamente da osservatori a leader ed esercitando una profonda forma di consapevolezza volta trascendere le concezioni deleterie e lasciare che le cose accadano attraverso di noi.
Meditare sul settimo chakra ci aiuta a coltivare la pazienza, la compassione, il perdono. Allora la coscienza entra senza sforzo in uno stato fluido, di felicità assoluta; la verità sacra del settimo chakra è: vivi il presente.
La “gioia assoluta” (ananda) è sempre presente nel settimo chakra; possiamo attingervi ogni qualvolta contempliamo un’alba, o teniamo in braccio un bambino, o sperimentiamo l’amore incondizionato, o ci allineiamo con l’energia dell’universo.
Sahasrara ci insegna a lasciare che l’universo si occupi dei dettagli, liberandoci dall’ansia di controllare ogni cosa.
Se vuoi riequilibrare questo chakra, trovi una pratica completa sul mio canale YouTube 👉🏻 QUI