MULADHARA
Mūlādhāra è il nome del primo chakra che si trova nel perineo posto tra i genitali e l’ano.
Muladhara rappresenta la base di tutto il sistema dei chakra e qui risiede l’energia della kundalini.
Infatti la fase della vita che gli viene associata è quella su cui si fonda la nostra personalità: la prima infanzia, fortemente legata a emozioni come la sicurezza e la gioia di vivere. E il senso associato è l’odorato, proprio il primo senso del bimbo appena nato, che gli permette di creare il legame con la madre.
Il primo chakra rappresenta anche il nostro collegamento al passato. Quando è sano, si vivono i ricordi in modo armonico ma senza attaccamento, non sentendosi più ossessionati da ciò che è stato, ma essendo in grado di lasciar andare e vivere nel presente. È la radice che ci collega ai nostri antenati, le persone care che non ci sono più.
Il primo chakra è associato all’elemento terra e a tutto quanto sia solido e stabile, rappresenta il radicamento, l’istinto di sopravvivenza e il bisogno di sicurezza. È qui che si genera l’impulso sessuale, si coltiva l’abbondanza materiale, ma anche la forza interiore.
Mūlādhāra è raffigurato come un fiore di loto a quattro petali di colore rosso.
Il rosso è il colore con la frequenza più bassa, il primo chakra è infatti il centro energetico con una vibrazione molto vicina a quella materiale. Il rosso è il colore della passione, dell’istinto di sopravvivenza e del fuoco che arde illuminando e riscaldando, ma allo stesso tempo distruggendo. Alcune volte c’è bisogno di distruggere per far si che nuove fasi della vita possano venir fuori, per lasciar spazio al nuovo.
Su ogni petalo c’è una lettera scritta che rappresenta un potere della Divina madre.
Intorno al loto c’è un quadrato giallo, simbolo dell’elemento terra circondato da otto punte di freccia, quattro agli angoli e quattro in corrispondenza dei punti cardinali, che rappresentano le sette montagne di Kula sul cuneo della terra.
Il quadrato è sostenuto da un elefante con sette proboscidi che rappresentano i sette minerali essenziali per l’organismo fisico: il calcio, il cloro, il fosforo, il magnesio, il potassio, il sodio e lo zolfo. L’elefante è l’animale terrestre più grande, simbolo di forza, di solidità e di stabilità. Sul suo dorso c’è un triangolo rovesciato simbolo della Shakti, l’energia creativa da cui deriva ogni forma di manifestazione.
Nome sanscrito |
Mulhadara |
Nome italiano |
Chakra della radice o della base, primo chakra |
Zona del corpo |
Alla base della colonna vertebrale, nel perineo, tra l’ano e i genitali |
Ghiandola corrispondente |
Ghiandole surrenali che producono cortisolo, l’ormone che, oltre a governare le nostre reazioni agli eventi stressanti e improvvisi, regola il metabolismo, i livelli di zucchero nel sangue e il sistema immunitario |
Parti del corpo correlate |
Intestino crasso, coccige, denti, ossa, gambe, piedi |
Funzione |
Sopravvivenza, contatto con la Madre Terra, stabilità, sicurezza materiale |
Armonizzazione |
Forte energia vitale, sicurezza, capacità di affermarsi, fiducia, prosperità materiale e spirituale |
Senso |
Olfatto |
Elemento |
Terra |
Colore |
Rosso |
Mantra |
LAM |
Nota |
Do |
Animale |
Elefante, bue, toro |
Divinità |
Brahma, signore della creazione, e Dakini, custode della realtà fisica |
Pianeta |
Mercurio |
Pietra |
Rubino, corallo rosso, granato, diaspro, onice nero, ossidania |
Disequilibrio del chakra
Il funzionamento disarmonico del chakra Muladhara può portare allo sviluppo di varie patologie: emorroidi, obesità, stipsi, sciatalgia, artrite, disturbi sessuali. Se il blocco energetico interessa anche il terzo chakra oltre al primo, ci si potrebbe trovare in presenza di disturbi come l’anoressia.
Se c’è un funzionamento ECCESSIVO di questo chakra, saremo orientati alla soddisfazione ossessiva dei bisogni materiali e della sicurezza personale, con una tendenza alla possessività e all’egoismo. Le reazioni agli ostacoli e ai cambiamenti saranno di aggressività, collera, gelosia, violenza o comunque un atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di fiducia, in cui c’è sempre la paura di perdere ciò che dà sicurezza e senso di benessere.
Quando invece c’è un funzionamento INSUFFICIENTE, si avrà debolezza e scarsa resistenza fisica ed emozionale, eccessiva preoccupazione,insicurezza esistenziale, mancanza di punti di riferimento, apatia. Ogni fatto della vita quotidiana diventerà insormontabile e, questa insicurezza, svilupperà un atteggiamento di fuga mentale dalla realtà esistente.
Se i chakra superiori sono sviluppati maggiormente rispetto agli inferiori, si avrà la sensazione di essere fuori dal mondo e si vivrà profondamente un senso di estraneità e di solitudine assoluta e senza speranza.
Muladhara in equilibrio conferisce fiducia e calma allo spirito e al corpo, stimolando un atteggiamento coraggioso ed entusiasta nei confronti della vita.
Da un punto di vista fisico, un primo chakra sano favorisce la guarigione, dà ossa e denti forti, un intestino sano e regolare, può prevenire infiammazioni del nervo sciatico e problemi renali, regola la pressione sanguigna.
Quando rimuoviamo i blocchi in Muladhara e la kundalini liberata può risalire lungo la spina dorsale, è l’inizio della crescita spirituale.
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